Villaggio dei Ciclamini

Negli anni ’80 sulla sommità del Monte Petrino, durante alcune ricognizioni archeologiche, furono rinvenuti numerosi frammenti ceramici d’impasto.
Il proseguimento degli scavi permise di individuare un grosso villaggio le cui unità abitative dovevano essere state edificate sulla maggior parte del pianoro sommitale e su parte dei crinali del Monte Petrino.
Nel 2001, quando si diede inizio ad un’indagine archeologica sistematica, finalizzata allo scavo della Rocca medievale, ci si rese conto che i resti del villaggio protostorico si trovano anche sotto i piani pavimentali delle case medievali e negli spazi di terreno tra le varie abitazioni, destinati dagli abitanti della Rocca medievale, ad orti e campi.
Le indagini topografiche, in una piccola valle, tra la cima del Monte Massico e quella del Monte Petrino, hanno permesso di scoprire due recinti ricavati con grossi massi in calcare, allineati, di forma irregolare. La stessa posizione della valle, al riparo dai venti gelidi del nord e dai venti secchi che spirano dal mare, la presenza di acqua sorgiva e la ricchezza della vegetazione hanno fatto subito ipotizzare che tali recinti fossero destinati ad ospitare le mandrie e le greggi degli abitanti del villaggio, inoltre un ulteriore ricognizione ha messo in evidenza i resti di molte capanne di forma circolare irregolare.
Le capanne sono state individuate grazie al fatto che il loro piano di calpestio antico era stato predisposto scavando grandi fosse di forma circolare irregolare. Allo scopo di creare un comodo piano di calpestio, fu scaricato e livellato uno spesso strato di humus di colore marrone nerastro, giunto inalterato attraverso i secoli, diventando un ambiente adatto alla crescita e la fioritura di cespugli tipici della macchia mediterranea tra cui le ginestre e le piante di ciclamini; proprio da quest’ultime piante prende il nome il villaggio in esame.
Le aree indagate fino al 2005 sono quattro e sono tutte localizzate sul versante Sud-Est del Monte Petrino. Le unità abitative, come detto in precedenza, presentano una forma circolare irregolare ai bordi, a causa della roccia affiorante che è stata scheggiata e lavorata dall’uomo in modo da ottenere un fondo concavo, che sarebbe poi stato riempito con uno strato di terreno che serviva come pavimentazione e piano di calpestio della capanna stessa.
Lo scavo ha interessato varie capanne.
Lo scavo della Capanna 1 è risultato abbastanza complesso a causa del forte degrado della struttura soggetta ad una continua azione di erosione e dilavamento da parte degli agenti meteorici. Durante le fasi dello scavo si è proceduto ad asportare un primo strato di terreno ricco di humus e di numerosi frammenti di ceramica d’impasto; tale strato ne ricopriva un secondo, ricco di frammenti ceramici e di ossa animali, che riempivano il fondo della capanna costituito dal banco roccioso di calcare. In prossimità dei bordi rocciosi erano state ricavate delle buche, allo scopo di ospitare i pali per sorreggere il tetto.
Nell’area della Capanna 2, la struttura abitativa fu realizzata al di sopra di un terrazzamento naturale, costituito da un affioramento di roccia calcarea.
Il piano di calpestio attuale si presentava con un profilo pianeggiante abbastanza regolare, interrotto a tratti da piccoli “canali”. Questi canali erano delle rampe di accesso sistemate tra una capanna e l’altra, allo scopo di superare i dislivelli esistenti tra le varie capanne. Lo scavo della Capanna 2 ha individuato, dopo l’asportazione dello strato di humus, uno strato di terreno di colore bruno-nerastro sovrastante un terzo a matrice limo-argillosa, ricco di ceramica d’impasto che riempiva il banco di calcare locale, che costituiva il fondo. Risultavano evidenti le due buche di palo, che sorreggevano un tetto spiovente.
Nello scavo della Capanna 3, sotto il primo stato di humus ricco di frammenti ceramici d’impasto e ossa di animali, è stato individuato uno strato di terreno limo-sabbioso, che si presenta alterato dagli agenti atmosferici; è stato ritrovato anche un discreto numero di cocci d’impasto mescolati a piccole ossa animali.
Le capanne presentano una tipologia abbastanza simile che varia solo per la dimensione.
Poco conosciamo di questo insediamento, probabilmente il sito doveva basarsi su un’attività silvo-pastorale e lo stesso insediamento poteva avere un carattere stagionale.

Geolocalizzazione

Indirizzo: Mondte Petrino
Mondragone (CE)